Mino Maccari (1898-1989) - Senza Titolo
N. 22575353
Luca Alinari - Senza titolo
N. 22575353
Luca Alinari - Senza titolo
Luca Alinari
senza titolo
olio su tela
dimensioni dell'opera: cm. 60x60
dimensione dell'opera con cornice: cm. 70x70
anni '90
Autentica dell'artista su foto
Biografia dell'artista:
Luca Alinari è nato il 27 ottobre 1943 a Firenze. Sin da bambino, appassionato d’arte, disegna e dipinge. Nel 1972 ottiene la borsa di studio per giovani artisti del Comune di Firenze.
Qualche anno dopo ottiene la laurea in Lettere e Filosofia, e successivamente si dedica prevalentemente alla critica letteraria diventando redattore di riviste d’arte e non solo. Non trascura mai la sua pittura che porta avanti in contemporanea con il lavoro di giornalista e critico.
Nel 1968 partecipa alla sua prima mostra personale nella città di Firenze presso la Galleria Inquadrature. Nella sua produzione artistica, Luca Alinari, sperimenta ogni tipo di tecnica;
passa dall’affesco al plexiglass, utilizza stoffe, legno e vetro. Il suo nome diventa noto tra il pubblico e la critica dopo la metà degli anni ’70 quando Luca Alinari inizia a partecipare a mostre di rilievo nelle più importanti gallerie d’Italia. Negli anni ‘80 il primo approccio con la produzione dei suoi paesaggi fantastici ed immaginari ai quali si dedica ancora oggi. Nelle sue opere non manca l’ironia, si tratta di un’ironia critica. Lo spaziamento fantastico che si esplica attraverso il gioco lo induce ad un’altra possibile realtà dove ogni cosa è animata. Nel fantastico mondo di Luca Alinari è fortemente presente la componente d’animismo. L’artista è anche un grande insinuatore di dubbi, poiché la sua pittura risulta intrigante, nell’invito di lasciarsi coinvolgere nel racconto fantastico. La nota fabulistica caratterizza la sua narrativa artistica e seduttiva.
La narrazione di Alinari, all’inizio degli anni ’70, costituiva un’operazione mentale, giocata su sovrapposizioni di referenze e connessioni multiple, citazioni svariate ed incrociate nello spessore dell’immagine folta di molteplici motivazioni ed inquietanti ambiguità. Negli anni ’80 i suoi racconti mutano, nelle opere appaiono figure umane unitamente a frammenti di oggetti, di segni fra il meccanico, il decorativo e il cabalistico. L’ambiguità è rappresenta non più nella singola figura, bensì dalla molteplicità delle presenze che affluiscono sullo spazio, liberando allusioni ed illusioni sorprendenti, crollanti in un immaginario sottilmente ironico. La pittura di Alinari è narrativa, la sua narrazione è a tutto campo: ogni centimetro quadrato dell’opera è il luogo di metamorfosi in cui la forma e il colore si riproducono quasi per partenogenesi, dando luogo a nuovi disegni e nuovi cromatismi. Nella pittura di Alinari c’è un andamento Fiabesco ma anche aggressivo, talvolta le figure nelle sue opere sembrano sovrapporsi e aggredirsi, sgomitando ed urlando. Lo spazio nelle opere di Alinari è divisibile in segmenti, ognuno dei quali forma una nuova immagine all’interno della stessa opera. L’opera è un work in progress continuo, dove ogni addendo richiama nuovi addendi. Le immagini proposte da Alinari sono riproduzioni della memoria, apparizioni, miraggi, per tal motivo la rappresentazione di Alinari riguarda l’irreale, le sue non sono vedute, ma visioni. In definitiva la pittura di Alinari, sia quando procede per via di porre che quando opera per via di levare, sia quando le sue declinazioni sono più fabulose che quando sono più ellittiche, ci indica che il dire, se è veramente tale, è composto di due parti. La prima è ciò che si dice, la seconda è tutto il resto.
Luca Alinari viene invitato alle più importanti manifestazioni artistiche: nel 1982 partecipa a "Arti visive '82", Biennale di Venezia; nel 1986 partecipa alla XI Quadriennale di Roma.
Dal 1989 il suo nome viene esaltato dalla critica e dal pubblico grazie alla partecipazione a mostre in sedi molto prestigiose, quali: il Palazzo Lanfranchi di Matera, la Galleria Fogola di Torino, Palazzo Reale di Milano, Casa del Masaccio nel Valdarno, il Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, la Tour Fromage di Aosta, la Galleria Il Bisonte a Firenze. Una approfondita illustrazione del suo percorso artistico e culturale e' stata data nel 1993 dall'antologica curata da E. Crispolti all'Arengo di Milano.
Nel 1990 dipinge ‘’Il Cencio’’ per il Palio di Siena.
Nel 1999 un suo autoritratto viene acquisito dal Museo degli Uffizi.
Luca Alinari si dedica, con molta enfasi e successo anche all’opera grafica realizzando soprattutto con le tecniche della serigrafia e della litografia, una serie di opere originali per uso dei materiali e per formati.
Luca Alinari oggi vive e lavora a Rignano sull'Arno.
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